Domenica 15 ottobre 2017, alle ore 10:30 presso il Palazzo Ducale Sanchez de Luna D’Aragona (edificio costruito nel XVI secolo) di Sant’Arpino (Caserta), è stata inaugurata la mostra fotografica “Prigionieri di Guerra Italiani a Camp Letterkenny, Chambersburg, Pennsylvania, 1944-1945” curata dallo studioso di storia contemporanea Flavio Giovanni Conti.
L’iniziativa è stata promossa dalla Pro Loco di Sant’Arpino e dall’Associazione per la Memoria dei Prigionieri Italiani a Letterkenny (A.M.P.I.L.), con il patrocinio del Comune di Sant’Arpino e la collaborazione dell’Associazione Combattenti e Reduci, sezione locale. È stata l’occasione per ricordare Alfonso Della Rossa ed Antonio Brasiello, due santarpinesi che sono stati prigionieri negli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale, il primo internato nel campo di Letterkenny e il secondo a Fort Dix, in New Jersey.
L’inaugurazione è stata preceduta da una conferenza organizzata nel cortile esterno al palazzo dato il numeroso pubblico presente e l’accompagnamento musicale dei ragazzi del coro dell’Istituto Comprensivo “Rocco-Cinquegrana di Sant’Arpino”, che ha dato un valore aggiunto all’iniziativa.
Il convegno è stato moderato dal giornalista Francesco Paolo Legnante.
Il sindaco Giuseppe Dell’Aversana ha letto il messaggio di saluti del sindaco di Chambersburg, Walter Bietsch, e il suo auspicio che altri familiari, come già avvenuto nel 2015 in occasione del 70° anniversario del rimpatrio dei prigionieri italiani dal campo di Letterkenny, possano visitare in futuro la chiesa di Letterkenny in modo che possa continuare l’amicizia tra la comunità italiana e quella americana.
Dopo i saluti del presidente della Pro Loco Aldo Pezzella e del presidente dell’associazione Combattenti e reduci Domenico Iorio, sono intervenuti Antonio Brescianini, presidente dell’A.M.P.I.L. e figlio di un prigioniero di Letterkenny, e il curatore della mostra Flavio Giovanni Conti.
La mattinata si è conclusa con le testimonianze di Pietro Paolo Della Rossa e Salvatore Brasiello che hanno raccontato l’esperienza dei rispettivi padri nel campo di prigionia di Stati Uniti.
L’iniziativa di Sant’Arpino ha suscitato molto interesse ed emozione da parte dei partecipanti.
Più di 200 persone hanno assistito all’inaugurazione della mostra fotografica con la presenza di circa 20 famiglie provenienti dalla Campania, Calabria e Marche.
Chi era presente può testimoniare la grande emozione che ha suscitato in ognuno il ricordo della storia dei propri genitori e la gioia di condividere le proprie emozioni pranzando insieme.
L’impegno profuso dal presidente Brescianini e dall’A.M.P.I.L. per la ricerca dei parenti dei prigionieri di Letterkenny è stato premiato con questo significativo avvenimento.
La mostra è stata aperta tutti i giorni fino al 29 ottobre.
In particolare, molto gradita è stata la visita degli gli alunni e degli insegnanti della scuola media di Succivo (CE) e di alcune classi della scuola media “Vincenzo Rocco” di Sant’Arpino. Un ringraziamento va anche ad Andrea Mautone e Pietro Paolo Della Rossa per la grande disponibilità mostrata nell’accompagnare i ragazzi.
Scopo dell’associazione A.M.P.I.L. è anche quello di trasmettere i valori di umanità e di solidarietà dimostrati dai nostri militari lontani dalla propria patria alle nuove generazioni.
Alfonso Della Rossa è nato il 16 ottobre 1919 a Sant’Arpino (CE), paese in cui ha sempre vissuto fino alla sua morte avvenuta il 13 gennaio 1990.
Appartenente alla divisione corazzata “Centauro”, fu catturato il 23 marzo 1943 da truppe americane a Bir Marabot, in Tunisia. Inviato negli Stati Uniti, giunse a Camp Carson, in Colorado, il 29 aprile 1943. Il 24 giugno dello stesso anno fu trasferito a Camp Scottsbluff, in Nebraska e, dopo l’adesione alla cooperazione, il 25 aprile 1944 fu trasferito a Pine Camp, a New York, dove i prigionieri seguivano corsi di inglese e di addestramento.
Il 23 maggio 1944 arrivò definitivamente a Camp Letterkenny, nella 86a unità di servizio italiana, dove rimase fino al rimpatrio, avvenuto il 6 ottobre 1945, da New York.
Rientrato a Sant’Arpino si è sposato nel 1956 con Raffaela Storto e ha avuto 4 figli (Pietro Paolo, Rosa, Salvatore e Annamaria).
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